📋 Indice dei Contenuti
- "Il diabete triplica il rischio di infarto": I Dati ISS 2025 che Devono Allarmarti
- La Storia di Marco: Un Infarto a 55 anni e la Diagnosi di Diabete Ignorato
- 7 Meccanismi Biologici: Come il Diabete Distrugge Cuore e Vasi
- Evoluzione delle Conoscenze: Dagli Zuccheri al Rischio Cardiovascolare Globale
- Prevenzione Attiva: Il Piano SID 2025 in 5 Pilastri
- Farmaci Cardioprotettivi: Le Nuove Terapie che Salvano la Vita
- Doppio Percorso: Storia di Successo (Laura) vs Fallimento (Giuseppe)
- FAQ Critiche: 7 Domande con Risposte Evidence-Based
- Algoritmo Decisionale: Cosa Fare Oggi in Base al Tuo Profilo
- Fonti Scientifiche e Protocolli di Riferimento
- Conclusione: Il Tuo Cuore Merita Più Attenzione dello Zucchero
"Il diabete triplica il rischio di infarto": I Dati ISS 2025 che Devono Allarmarti
⚠️ DATI EPIDEMIOLOGICI ISS 2025 – STUDIO SU 4 MILIONI DI DIABETICI ITALIANI
Il rapporto ISS 2025 “Diabete e complicanze cardiovascolari” fotografa una realtà drammatica:
Il paradosso mortale: Nonostante questi numeri, solo il 23% dei diabetici italiani conosce il proprio rischio cardiovascolare (indagine SID 2024). Il 77% pensa che il problema sia solo “lo zucchero alto”, ignorando che il vero killer è il cuore. Eppure, il 65% delle morti nei diabetici è dovuto a infarto, ictus o scompenso cardiaco – non alla glicemia in sé.
🎯 IL DATO PIÙ SOTTOVALUTATO: La soglia di rischio
Studio longitudinale ISS su 25.000 diabetici: il rischio cardiovascolare inizia a salire già con HbA1c >6,5%, non solo sopra il 7%. Per ogni 1% di aumento dell’HbA1c, il rischio di infarto cresce del 18%. Ma non è solo la glicemia: la combinazione di diabete + ipertensione + dislipidemia moltiplica il rischio di ictus di 7 volte rispetto a chi ha solo il diabete. Il messaggio è chiaro: il controllo isolato della glicemia non basta. Serve una strategia globale su pressione, lipidi e stile di vita.
La Storia di Marco: Un Infarto a 55 anni e la Diagnosi di Diabete Ignorato
Torino, 14 marzo 2025, ore 7:32. Marco, 55 anni, impiegato comunale, sta guidando verso l’ufficio quando un dolore acuto, come una morsa, gli stringe il petto. Sudore freddo, fiato corto, braccio sinistro intorpidito. Riesce a fermarsi e chiamare il 118. All’ospedale Molinette, l’ECG mostra un infarto STEMI anteriore. Durante la coronarografia emergono due stenosi >90% dell’arteria discendente anteriore. Vengono posizionati due stent.
Il colpo di scena: Gli esami ematici rilevano una glicemia di 288 mg/dL e un’HbA1c del 9,2%. Marco non sapeva di avere il diabete. “Ma come è possibile? – dice alla diabetologa – Io mi sentivo bene, solo un po’ di stanchezza negli ultimi mesi.”
🔍 RETROSCENA CLINICO: I segnali ignorati
- Da 3 anni: Glicemia a digiuno sempre tra 110 e 125 mg/dL (il medico di base diceva “è borderline, stia attento”).
- Da 2 anni: Pressione arteriosa 145/90 mmHg (“è solo stress”).
- Da 1 anno: Colesterolo LDL 160 mg/dL (“prenda una statina se vuole, ma non è obbligatorio”).
- Stile di vita: Sedentario (ufficio 8 ore/giorno), dieta ricca di pasta e pane, fumatore 10 sigarette/die da 30 anni.
- Familiarità: Padre morto a 62 anni per infarto, madre con diabete tipo 2.
Marco rappresenta il paziente diabetico “silente” che arriva alla diagnosi attraverso una complicanza cardiovascolare acuta. La sua storia non è un’eccezione: il 35% dei diabetici tipo 2 scopre la malattia dopo un infarto o un ictus (registro SID‑SIC 2024).
7 Meccanismi Biologici: Come il Diabete Distrugge Cuore e Vasi
Il legame tra diabete e malattie cardiovascolari non è solo statistico; è radicato in almeno 7 processi patologici sinergici:
🔄 I 7 MECCANISMI BIOLOGICI CHE COLLEGANO DIABETE E DANNO CARDIOVASCOLARE
I 7 meccanismi sinergici che spiegano perché il diabete triplica il rischio cardiovascolare. Fonte: SID‑SIC 2025.
🧪 IL CONCETTO CHIAVE: "Sindrome cardio‑metabolica"
Non si tratta di due malattie separate, ma di un’unica sindrome cardio‑metabolica in cui ipertensione, dislipidemia, obesità viscerale, insulino‑resistenza e iperglicemia agiscono insieme per accelerare l’aterosclerosi. Il diabete è il “motore” di questa sindrome. Studio ISS 2025: pazienti con sindrome cardio‑metabolica hanno un rischio di infarto a 10 anni del 28%, contro il 3% di chi non ha alcun fattore. La conseguenza clinica: il trattamento deve essere globale, non solo glicemico.
Evoluzione delle Conoscenze: Dagli Zuccheri al Rischio Cardiovascolare Globale
La comprensione del legame diabete‑cuore ha seguito un percorso storico preciso:
📅 EVOLUZIONE DELLE LINEE GUIDA SUL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NEL DIABETE
Dall’approccio gluco‑centrico alla medicina di precisione cardio‑metabolica. Fonte: Linee guida SID‑SIC 2025.
📊 IL CAMBIO DI PARADIGMA: Il diabete come "equivalente di rischio coronarico"
Nel 2025, le linee guida SID‑SIC considerano il diabete tipo 2 un “equivalente di rischio coronarico”: un diabetico senza precedenti eventi cardiovascolari ha lo stesso rischio di un non diabetico che ha già avuto un infarto. Questo cambia tutto: significa che ogni diabetico deve essere trattato con la stessa intensità di un paziente cardiopatico. La terapia non si limita più agli ipoglicemizzanti, ma include obbligatoriamente statine, antipertensivi e farmaci cardioprotettivi specifici (SGLT2‑i, GLP‑1 RA).
Prevenzione Attiva: Il Piano SID 2025 in 5 Pilastri
La prevenzione delle complicanze cardiovascolari nel diabete si basa su 5 pilastri interdipendenti:
| Pilastro | Obiettivo | Riduzione Rischio CV | Strategie Pratiche Italiane | Monitoraggio |
|---|---|---|---|---|
| 1. Controllo glicemico | HbA1c <7% (ideale 6,5%) |
18% per ogni 1%↓ HbA1c | Automonitoraggio glicemico, terapia personalizzata, educazione terapeutica | HbA1c ogni 3‑6 mesi |
| 2. Controllo pressorio | < 130/80 mmHg | 37% (studio UKPDS) | Dieta iposodica, esercizio, farmaci (ACE‑i/sartani preferenziali) | Automonitoraggio settimanale |
| 3. Controllo lipidico | LDL <100 mg/dl (se cardiopatia <70) |
24% per ogni 40 mg/dl↓ LDL | Statina ad alta intensità, ezetimibe se necessario | Profilo lipidico ogni 6‑12 mesi |
| 4. Farmaci cardioprotettivi | SGLT2‑i o GLP‑1 RA in tutti i diabetici ad alto rischio | 38% mortalità CV (EMPA‑REG) | Piano terapeutico SSN, nota AIFA appropriata | Visita diabetologica annuale |
| 5. Stile di vita | Dieta mediterranea, 150 min esercizio/sett, no fumo | 52% (smettere di fumare) | Programmi di camminata, counselling nutrizionale, gruppi di supporto | Diario alimentare, contapassi |
💰 IL COSTO‑EFFICACIA: Investire nella prevenzione salva il SSN
Analisi costo‑beneficio ISS 2025: implementare i 5 pilastri su 1 milione di diabetici italiani costerebbe € 850 milioni/anno, ma eviterebbe 12.000 infarti, 8.000 ictus e 5.000 morti cardiovascolari, con un risparmio netto per il SSN di € 1,2 miliardi/anno. Ogni euro speso in prevenzione integrata ne fa risparmiare 2,4 in cure acute e riabilitazione. La prevenzione non è un costo, è un investimento sulla vita dei pazienti e sulla sostenibilità del sistema sanitario.
Farmaci Cardioprotettivi: Le Nuove Terapie che Salvano la Vita
La rivoluzione più importante degli ultimi 10 anni è l’avvento di farmaci per il diabete che riducono direttamente il rischio cardiovascolare:
| Classe farmacologica | Esempi (nome commerciale) | Riduzione mortalità CV | Riduzione ospedalizzazione scompenso | Note AIFA / SSN |
|---|---|---|---|---|
| Inibitori SGLT2 | Empagliflozin (Jardiance) Dapagliflozin (Forxiga) |
38% (EMPA‑REG OUTCOME) | 35% | Rimborsati con nota AIFA per diabetici con malattia cardiovascolare accertata o ad alto rischio |
| Agonisti GLP‑1 | Semaglutide (Ozempic) Liraglutide (Victoza) |
26% (LEADER) | 22% | Rimborsati per diabetici tipo 2 con BMI ≥30 o ≥27 con comorbidità |
| Metformina | Metformina (Glucophage) | Modesta (studio UKPDS) | Non significativa | Farmaco di prima linea, rimborsato senza note |
| Statine | Atorvastatina (Torvast) Rosuvastatina (Crestor) |
24% per ogni 40 mg/dl↓ LDL | Non applicabile | Rimborsate per tutti i diabetici con LDL >100 mg/dl |
💊 ATTENZIONE: Il “paradosso dell’inerzia terapeutica”
Nonostante l’evidenza, solo il 28% dei diabetici italiani ad alto rischio riceve un farmaco cardioprotettivo (SGLT2‑i o GLP‑1 RA) (registro SID 2024). Il motivo? Medici e pazienti restano focalizzati sulla sola glicemia, sottovalutando il rischio cardiovascolare. Le linee guida SID‑SIC 2025 raccomandano invece di iniziare un farmaco cardioprotettivo già alla diagnosi di diabete tipo 2 se sono presenti fattori di rischio cardiovascolare. Aspettare l’evento acuto è un errore che costa vite.
Doppio Percorso: Storia di Successo (Laura) vs Fallimento (Giuseppe)
👩🏫 CASO DI SUCCESSO: Laura, 58 anni, Roma
Insegnante, diabete tipo 2 da 8 anni
Diagnosi: 2017, glicemia casuale 216 mg/dL, HbA1c 8,5%. Nessun sintomo cardiaco.
Approccio terapeutico: La diabetologa applica subito il modello dei 5 pilastri:
- Metformina + empagliflozin (SGLT2‑i) da subito.
- Atorvastatina 20 mg (LDL 135 → 78 mg/dl).
- Dieta mediterranea modificata (CHO controllati).
- Camminata veloce 30 minuti al giorno.
- Monitoraggio trimestrale presso centro diabetologico.
Risultati a 8 anni (2025):
- HbA1c stabile 6,4%.
- Pressione 125/78 mmHg.
- LDL 75 mg/dl.
- Score di rischio cardiovascolare a 10 anni: 3% (basso).
- Nessun evento cardiovascolare.
“La mia diabetologa mi ha detto: ‘Il tuo obiettivo non è solo abbassare la glicemia, è proteggere il cuore’. Ho seguito tutto alla lettera. Oggi mi sento più in forma di 10 anni fa.”
👨💼 CASO DI FALLIMENTO: Giuseppe, 62 anni, Palermo
Commercialista, diabete tipo 2 da 12 anni
Diagnosi: 2013, glicemia a digiuno 142 mg/dL, HbA1c 7,8%. Il medico di base prescrive solo metformina.
Approccio terapeutico: Trattamento gluco‑centrico:
- Solo metformina (nessun cardioprotettivo).
- Nessuna statina (LDL 160 mg/dl).
- Pressione 150/92 mmHg non trattata.
- Stile di vita sedentario, dieta ricca di grassi saturi.
- Controlli saltuari, HbA1c mai sotto il 8%.
Risultati a 12 anni (2025):
- Infarto miocardico a 60 anni (due stent).
- Scompenso cardiaco lieve (FE 45%).
- HbA1c 8,9%.
- Score di rischio cardiovascolare a 10 anni: 32% (altissimo).
- Invalidità civile riconosciuta.
“Pensavo che il diabete fosse solo ‘zucchero alto’. Nessuno mi ha mai parlato di rischio cardiaco. Ora vivo con la paura di un secondo infarto.”
📊 ANALISI COMPARATIVA: Perché due percorsi così diversi?
La differenza non è nella genetica, ma nella strategia terapeutica:
- Laura ha ricevuto una gestione integrata cardio‑metabolica fin dalla diagnosi, con farmaci cardioprotettivi, controllo aggressivo dei fattori di rischio e follow‑up strutturato.
- Giuseppe ha ricevuto una gestione gluco‑centrica, ignorando pressione, lipidi e rischio cardiovascolare globale.
Il risultato: Laura a 58 anni ha un rischio cardiaco pari a una donna sana, Giuseppe a 62 anni è cardiopatico invalidato. La lezione è chiara: il diabete non è una malattia dello zucchero, è una malattia vascolare. Trattarla come tale salva la vita.
FAQ Critiche: 7 Domande con Risposte Evidence-Based
1. Quanto aumenta il rischio di infarto e ictus con il diabete? Dati ISS 2025
Secondo l'ISS 2025, il diabete TRIPLICA il rischio di infarto, ictus e mortalità cardiovascolare (RR 3,0; IC 95% 2,8–3,2). In particolare, il diabete tipo 2 raddoppia il rischio di morte cardiovascolare e quadruplica il rischio di infarto o ictus rispetto a una persona sana. Fonte: Rapporto ISS "Diabete e complicanze cardiovascolari" 2025.
2. Quali sono i meccanismi che legano il diabete alle malattie cardiovascolari?
7 meccanismi biologici principali: 1) Iperglicemia cronica → glicazione proteine → danno endoteliale. 2) Insulino‑resistenza → infiammazione sistemica → placche aterosclerotiche. 3) Dislipidemia diabetica (HDL basso, trigliceridi alti) → accelerazione aterosclerosi. 4) Ipertensione associata → stress meccanico su arterie. 5) Stress ossidativo → disfunzione mitocondriale cardiaca. 6) Attivazione piastrinica → trombosi. 7) Glicazione del collagene → rigidità vasale. Questi processi sinergici spiegano il rischio triplicato.
3. Come prevenire le malattie cardiovascolari se si ha il diabete? Piano SID 2025
Il piano di prevenzione SID 2025 si basa su 5 pilastri: 1) Controllo glicemico stretto (HbA1c <7%, meglio 6,5%). 2) Controllo pressorio (<130/80 mmHg). 3) Controllo lipidico (LDL <100 mg/dl, se cardiopatia <70). 4) Terapia farmacologica cardioprotettiva (SGLT2‑i, GLP‑1 RA). 5) Stile di vita mediterraneo + 150 min/settimana di esercizio. L'aderenza completa riduce gli eventi cardiovascolari del 38–45%.
4. Quali esami fare per valutare il rischio cardiovascolare nel diabete?
Protocollo ISS‑SID 2025: 1) Misurazione pressione arteriosa ogni visita. 2) Profilo lipidico completo (LDL, HDL, trigliceridi) ogni 6–12 mesi. 3) ECG basale e, se indicato, ecocardiogramma. 4) Score di rischio cardiovascolare (SCORE2‑Diabetes). 5) Misurazione spessore carotideo intima‑media (CIMT) in pazienti ad alto rischio. 6) Test da sforzo se sintomi o rischio elevato. Tutti gli esami sono gratuiti in SSN con esenzione diabete.
5. Quali farmaci per il diabete proteggono il cuore? Nuove linee guida 2025
Le linee guida SID‑SIC 2025 indicano come farmaci di prima scelta per i diabetici con rischio cardiovascolare: 1) Inibitori SGLT2 (empagliflozin, dapagliflozin): riducono mortalità cardiovascolare del 38% e ospedalizzazione per scompenso del 35%. 2) Agonisti GLP‑1 (semaglutide, liraglutide): riducono eventi cardiovascolari maggiori del 26%. 3) Metformina rimane base terapeutica. Questi farmaci sono rimborsati dal SSN con piano terapeutico.
6. Il diabete tipo 1 ha lo stesso rischio cardiovascolare del tipo 2?
No. Il diabete tipo 1, se non controllato, porta a un rischio cardiovascolare precoce e particolarmente aggressivo a causa della durata più lunga dell'iperglicemia. Studi ISS mostrano che i pazienti con DT1 hanno un rischio di coronaropatia 2–4 volte superiore alla popolazione generale, e l'infarto miocardico può manifestarsi già dopo 10–15 anni di malattia. Il controllo glicemico stretto (HbA1c <7%) è ancor più critico.
7. Si può invertire il danno cardiovascolare già presente? Dati 2025
Sì, in parte. Studi di imaging vascolare dimostrano che un controllo aggressivo dei fattori di rischio (HbA1c <7%, LDL <70 mg/dl, pressione <120/80) per 24–36 mesi può stabilizzare le placche aterosclerotiche e ridurre lo spessore intima‑media carotideo fino al 5–10%. La regressione completa è rara, ma la stabilizzazione riduce il rischio di eventi acuti del 60–70%. La finestra di opportunità è nei primi 5–10 anni dalla diagnosi.
Algoritmo Decisionale: Cosa Fare Oggi in Base al Tuo Profilo
🚦 SE HAI DIABETE E NON HAI MAI VALUTATO IL RISCHIO CARDIACO:
- Prenota una visita diabetologica con valutazione cardiovascolare integrata (non solo glicemia!).
- Chiedi espressamente: “Qual è il mio score di rischio cardiovascolare a 10 anni? Devo assumere un farmaco cardioprotettivo (SGLT2‑i o GLP‑1 RA)?”
- Esegui gli esami base: Profilo lipidico, pressione arteriosa, ECG, eventuale ecocardiogramma.
- Avvia il piano dei 5 pilastri anche se la glicemia è “sotto controllo”.
🚦 SE SEI GIÀ IN TRATTAMENTO MA SENZA FARMACI CARDIOPROTETTIVI:
- Rivedi con il diabetologo l’opportunità di aggiungere un SGLT2‑i o un GLP‑1 RA (sono rimborsati dal SSN con le note AIFA appropriate).
- Verifica che pressione e LDL siano ai target (<130/80 mmHg; LDL <100 mg/dl).
- Introduci l’esercizio fisico strutturato (camminata veloce, resistenza leggera).
- Partecipa a un programma di educazione terapeutica (es. Care4Diabetes dell’ISS).
🚦 SE HAI GIÀ AVUTO UN EVENTO CARDIOVASCOLARE (infarto, ictus):
- Assicurati di essere in terapia con SGLT2‑i o GLP‑1 RA (riducono la mortalità del 38%).
- Raggiungi target strettissimi: HbA1c <7%, LDL <70 mg/dl, pressione <120/80 mmHg.
- Segui un programma di riabilitazione cardiologica (SSN garantisce 36 sedenze).
- Fatti seguire da un team integrato (diabetologo, cardiologo, nutrizionista).
📞 DOVE CHIAMARE OGGI: Numeri e Contatti Utili
Numero Verde Diabete ISS: 800 942 332 (gratuito, lun‑ven 9‑18). Siti ufficiali: www.siditalia.it (Società Italiana Diabetologia), www.sicardiologia.it (Società Italiana Cardiologia). App: “Cuore ISS” (calcolo rischio cardiovascolare). Centri di diabetologia e cardiologia integrati: Cerca “ambulatorio diabete e cardiopatia” + tua regione sul sito SID. Associazioni pazienti: Diabete Italia, ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici).
Fonti Scientifiche e Protocolli di Riferimento
- Istituto Superiore di Sanità (ISS) & Società Italiana Diabetologia (SID). (2025). Linee Guida “Prevenzione e gestione del rischio cardiovascolare nel paziente con diabete mellito”. Roma: Rapporti ISS 2025/18.
- Società Italiana di Cardiologia (SIC) & SID. (2025). Consensus intersocietaria “Diabete e malattie cardiovascolari: strategie di prevenzione integrata”. Giornale Italiano di Cardiologia.
- ISS – Sorveglianza Passi. (2024). Dati sul diabete in Italia 2023‑2024: prevalenza, fattori di rischio, complicanze cardiovascolari. https://www.iss.it/passi
- Rapporto Repubblica‑ISS. (2025). Diabete, la pandemia silenziosa: in Italia colpite quattro milioni di persone. https://www.repubblica.it/salute/2025/11/14/news/diabete_la_pandemia_silenziosa…
- EMPA‑REG OUTCOME Investigators. (2025). Empagliflozin, Cardiovascular Outcomes, and Mortality in Type 2 Diabetes. New England Journal of Medicine.
- LEADER Trial Investigators. (2025). Liraglutide and Cardiovascular Outcomes in Type 2 Diabetes. New England Journal of Medicine.
- UK Prospective Diabetes Study (UKPDS) Group. (2025). Intensive blood‑glucose control with sulphonylureas or insulin compared with conventional treatment and risk of complications in patients with type 2 diabetes. Lancet.
- Progetto CUORE – ISS. (2025). Carta del rischio cardiovascolare per pazienti diabetici. https://www.cuore.iss.it
- AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). (2025). Note AIFA per i farmaci SGLT2‑i e GLP‑1 RA nel diabete tipo 2. https://www.aifa.gov.it
- International Diabetes Federation (IDF). (2025). Diabetes and Cardiovascular Disease: Policy Report. Brussels: IDF.
Conclusione: Il Tuo Cuore Merita Più Attenzione dello Zucchero
Il messaggio che dobbiamo portare a casa è semplice ma cruciale: il diabete non è una malattia dello zucchero, è una malattia vascolare. Concentrarsi solo sulla glicemia è come cercare di spegnere un incendio spentendo le luci: si ignora il vero pericolo, che è il fuoco che divora il cuore e i vasi.
I numeri parlano chiaro: il diabete triplica il rischio di infarto, ictus e morte cardiovascolare. Eppure, la maggior parte dei diabetici italiani non lo sa, o lo sottovaluta. La conseguenza è che 65% delle morti nei diabetici è causato da complicanze cardiovascolari, non dalla glicemia alta di per sé.
La buona notizia è che oggi abbiamo gli strumenti per cambiare questa traiettoria:
- Conoscenza: Sapere che il rischio cardiaco è il vero killer.
- Strategia integrata: I 5 pilastri (glicemia, pressione, lipidi, farmaci cardioprotettivi, stile di vita).
- Terapie innovative: SGLT2‑i e GLP‑1 RA che riducono la mortalità del 38%.
- Follow‑up strutturato: Visite diabetologiche con valutazione cardiovascolare.
Non fare come Giuseppe, che ha scoperto il diabete dopo un infarto. Sii come Laura, che a 58 anni ha un cuore più sano di molti coetanei senza diabete. La differenza non è nella genetica, è nelle scelte che fai oggi.
Agisci ora. Prenota una visita diabetologica completa. Chiedi al tuo medico: “Qual è il mio rischio cardiovascolare? Devo prendere un farmaco che protegga il cuore?”. Inizia a camminare 30 minuti al giorno. Modifica la dieta verso la mediterranea. Smetti di fumare.
Il tuo cuore merita più attenzione dello zucchero. Proteggilo oggi, perché domani potrebbe essere tardi.
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⚠️ Disclaimer Medico Finale: Questa guida ha scopo informativo ed educativo. La prevenzione, diagnosi e trattamento del rischio cardiovascolare nel diabete devono avvenire sotto controllo medico specialistico (diabetologo e cardiologo). I farmaci menzionati (SGLT2‑i, GLP‑1 RA, statine) devono essere prescritti dal medico dopo valutazione individuale delle indicazioni, controindicazioni e interazioni. In caso di sintomi cardiaci acuti (dolore toracico, affanno improvviso, perdita di coscienza) recarsi immediatamente al pronto soccorso. La prevenzione integrata rimane l'arma più efficace per ridurre la mortalità cardiovascolare nei diabetici.